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Sei trentaduesimi è la nuova veste editoriale che vede cuciti insieme i testi apparsi nella collana "Storie in trentaduesimo". Seguire la nascita di Tufo, che riacciuffa i familiari luoghi dell'infanzia lungo la via di Monte di Dio, porta allo scoperto la soglia del passaggio a una nuova stagione letteraria. Quando, qualche anno dopo, Erri De Luca pubblica "Montedidio", il reale toponimo è contratto in una parola: "Montedidio", spia della nascita di un nuovo luogo letterario e di una scrittura che si sporge sul nuovo millennio romanzesco con la semplicità di un classico. "Immanifestazione", testimonianza di una guerra non necessaria, si fa storia dell'inascoltata opposizione a essa. "Precipitazioni" espone Napoli al vento di differenze possibili. Lettere a Francesca, testo già stampato, cambia la destinataria, si rivolge a una nuova Francesca e a un nome che fa rimare le solitudini di ieri con queste nuove. "Chisciottimista" ha come centro il romanzo preferito di De Luca, dove la "conoscenza per errore" di Chisciotte svela il destino dei giusti e il senso dell'essere "invincibile", "titolo che spetta non a chi vince sempre, ma a chi mai si dichiara arreso". Infine, nell'ultima pagina di "Per l'isola" (2014) che racconta l'epopea muta e inarrestabile dei migranti, abbiamo aggiunto la preghiera laica Mare nostro..., come un varco lasciato aperto.